Cultura
Smaltire Hitler. Dalla cantina al museo
21/04/2025
La nuova mostra temporanea “Smaltire Hitler. Dalla cantina al museo”, ideata dalla Casa della storia austriaca (hdgö), fa luce sulla gestione delle reliquie del nazionalsocialismo e del fascismo. La mostra affronta le seguenti domande: cosa fare con i resti del nazionalsocialismo? Dovrebbero essere smaltiti, portati in un museo o addirittura venduti? In che modo questi oggetti influenzano la nostra cultura della memoria?
La mostra presenta 11 donazioni della collezione hdgö, tra cui i busti di bronzo di Hitler ritrovati nel 2017 nei sotterranei del Parlamento austriaco e una tenda della Wehrmacht usata in seguito dai bambini. Questi oggetti non solo raccontano la storia del nazionalsocialismo, ma anche le mutevoli percezioni e i modi di affrontarle nel corso dei decenni. Una parte interattiva della mostra invita i visitatori ad esplorare la questione di come essi stessi tratterebbero i manufatti nazisti. Possono votare ai “tavoli decisionali”: Conservare, distruggere, vendere o conservare in un museo?
La mostra allarga la discussione a una prospettiva regionale, in particolare nel contesto dell’Alto Adige, che ha subito l¢influenza di due dittature, il fascismo e il nazionalsocialismo. Sono esposti oggetti provenienti da musei e archivi altoatesini e da prestiti privati che documentano l¢eredità di queste due dittature. Questi cimeli invitano i visitatori a guardare con occhio critico alla storia e al complesso intreccio tra ideologia, politica ed esperienza personale.
Un esempio è la collezione di libri della biblioteca della scuola di specializzazione militare della Gioventù italiana del littorio, aperta a Bolzano nel 1939. Questi libri sono stati raccolti dopo lo scioglimento della GIL e documentano il carattere ideologico dell’epoca.
Il curatore Andrea di Michele sottolinea: “Attraverso gli oggetti, la mostra incoraggia i visitatori a riflettere sulla natura del fascismo e sulla sua capacità di plasmare la vita quotidiana di ognuno. Ogni oggetto è legato a una storia concreta di individui e famiglie che si estende fino ai giorni nostri”.
La mostra ci sfida a riflettere sul modo in cui affrontiamo il passato. In un momento in cui i movimenti estremisti di destra sono di nuovo in crescita, è importante ricordare attivamente e analizzare criticamente. La curatrice Sandra Mutschlechner spiega: “La mostra sfida i visitatori a confrontarsi con i resti del fascismo e dell’ideologia nazista e a riflettere sul ruolo del ricordo nella nostra società”.
Tre posizioni artistiche e letterarie di Rossella Biscotti, Esther Straus e Lene Morgenstern aggiungono un’ulteriore dimensione alla mostra e invitano i visitatori ad avvicinarsi al tema in modo diverso e da una nuova prospettiva.