Società
50 anni della Protezione Civile: Compagnia e impegno
04/03/2025
Ci sono pochi settori all'interno della Croce Bianca che abbiano avuto un impatto così duraturo come la Sezione Protezione Civile. Dalla sua fondazione, 50 anni fa, ha attraversato uno sviluppo impressionante, dimostrando un impegno esemplare sia in Alto Adige che a livello internazionale. I volontari, che ogni giorno sono pronti a intervenire, sono il cuore di questa storia di successo.
Quello che nel 1975 iniziò come una colonna sanitaria, si è sviluppato nel corso di cinque decenni, diventando oggi una organizzazione altamente professionale che lascia un segno anche oltre i confini regionali. Ma come è avvenuto questo sviluppo? Chi sono stati i pionieri? E cosa rende la Protezione Civile della Croce Bianca una parte indispensabile degli aiuti in caso di calamità?
Dal primo passo all'affermazione
Dopo la fondazione della Croce Bianca nel 1965, inizialmente non c’era una chiara separazione tra i compiti del servizio di soccorso e quelli della Protezione Civile. Ognuno faceva di tutto, l’unica distinzione era l’uniforme. Presto, però, si è resa evidente la necessità di una struttura separata per la Protezione Civile. Nel 1975 fu ufficialmente fondata la colonna sanitaria. Con i veicoli disponibili, tra cui camion, i collaboratori della Protezione Civile iniziarono a raccogliere ferro vecchio e carta. I fondi ricavati dalla vendita dei materiali venivano destinati all'associazione per l'acquisto di attrezzature.
Heinz Staffler, il primo caposezione della colonna sanitaria, segnò i primi anni con la sua visione e il suo impegno. Dopo la sua prematura morte, Stefan Masetti gli succedette e guidò la sezione fino al 2010. Successivamente, Hugo Terzer prese il comando, fino a quando nel 2018 Walter Wieser divenne il nuovo caposezione.
Principali compiti della Protezione Civile
La Protezione Civile della Croce Bianca si occupa principalmente di due settori fondamentali: da un lato fornisce cibo e bevande alla popolazione colpita da gravi eventi e ai soccorritori. Dall'altro, in caso di catastrofi, allestisce rifugi temporanei sotto forma di tende o container. Questo servizio è molto versatile: dopo lunghi periodi di calma, possono seguire interventi intensi, come nei territori colpiti da terremoti.
I volontari sono regolarmente impegnati anche in grandi esercitazioni e nei campi estivi dei vigili del fuoco giovanili. Negli ultimi anni la Protezione Civile si è anche impegnata in interventi internazionali. Durante la pandemia del Coronavirus, la sezione ha assunto numerosi compiti, dimostrando il suo potenziale.
Espansione e rete: la Protezione Civile cresce
Tornando allo sviluppo, i responsabili della sezione hanno subito compreso la necessità di coprire meglio il territorio provinciale tramite gruppi decentralizzati.
Tra il 1984 e il 2024 sono stati fondati gruppi in diverse località della provincia - da Prato allo Stelvio a Brunico e da Oltradige a Vipiteno. Questi gruppi permettono di rispondere in modo molto flessibile alle necessità locali. Un altro importante traguardo è stato l'ampliamento delle infrastrutture. Nel 2001 è stata inaugurata la sede centrale a Bolzano, dove tutti i veicoli e le attrezzature sono stati centralizzati, migliorando notevolmente l’efficienza del lavoro.
Interventi che hanno fatto la storia
Nel corso degli anni, la Protezione Civile ha ripetutamente dimostrato quanto sia indispensabile il suo lavoro, sia in grandi calamità che in interventi minori ma significativi. Dal terremoto in Friuli del 1976, al tragico crollo delle dighe di Stava nel 1985, fino agli interventi internazionali negli anni '90, quando l'Alto Adige inviò aiuti nelle zone di guerra dell'ex Jugoslavia, la Protezione Civile era sempre presente. Particolarmente significativi sono stati gli interventi durante il terremoto in Abruzzo nel 2009 e in Emilia-Romagna nel 2012. Più recentemente, la sezione ha guadagnato una reputazione duratura grazie al suo aiuto in Ucraina.
Il segreto del successo: cameratismo e dedizione
Ciò che rende onore alla Protezione Civile della Croce Bianca è l’eccezionale cameratismo che viene coltivato tra i volontari. Questo spirito di unità è il vero motore dietro ai successi degli ultimi 50 anni. L'energia e le competenze dei collaboratori, unite a un profondo senso di responsabilità, fanno sperare in un altro mezzo secolo di successi. La dedizione e lo spirito di collaborazione rendono la sezione Protezione Civile una vera istituzione di cui tutti possiamo essere orgogliosi.
Fonte: Croce Bianca Bz