Cultura
Scoprire Alexander Langer e incontrare i premi Langer per costruire la pace
17/12/2024
Una ventina di ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado Alexander Langer e della Mittelschule Sterzing sono stati coinvolti del progetto Give Peace a Chance. Lunga via della convivenza – Langer Weg des Zusammenlebens promosso dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung, finanziato dalla Provincia autonoma di Bolzano, Presidenza, Ufficio Relazioni estere e volontariato, cooperazione allo sviluppo.
Il progetto che ha coinvolto anche studenti del liceo Pascoli e del Gymnasium Walther von der Vogelweide a Bolzano/Bozen e si è concluso con un convegno all’Eurac Research Center il 12 dicembre 2024 è stato curato di Sabina Langer e Nazario Zambaldi e realizzato grazie alla collaborazione degli insegnanti Angelo D’Errico e Alessandro Pergher, della direttrice della biblioteca civica Karin Hochrainer e dell’assessora Verena Debiasi.
Succede spesso che l’intitolazione di una scuola non sia oggetto di particolari indagini da parte di alunne e alunni… allora un modo per conoscere Alexander Langer è quello di esplorare i luoghi significativi della sua infanzia e giovinezza vipitenese? A giugno, il progetto ha previsto la preparazione di alunni e alunne al ruolo di “guide turistiche” per i loro compagni di classe: la prima mattinata sono stati accompagnati a conoscere attraverso descrizioni e testi di Langer alcuni luoghi salienti di Vipiteno/Sterzing che raccontano delle sue origini e del suo pensiero. Raccolte e fatte proprie queste informazioni – e i giochi esperienziali a esse collegati – le alunne e gli alunni si sono cimentati il giorno seguente nel ruolo di guide turistiche per le rispettive classi – avviando così un’esperienza di peer tutoring, di tutor tra pari. Sono state valorizzate le competenze comunicative e, soprattutto, si è diffuso in modo orizzontale, tra pari, la conoscenza della figura del grande pacifista e ambientalista, conosciuto in tutta Europa e cresciuto all'ombra della Torre delle Dodici.
Durante la seconda parte del progetto si è provveduto ad avviare un gruppo misto composto da ragazze e ragazzi delle due scuole medie, di lingua italiana e tedesca. Chi aveva lavorato su Langer a giugno ha guidato compagne e compagni di lingua tedesca per le vie di Vipiteno/Sterzing – per poi sperimentare insieme nuovi giochi di fiducia e reciproca conoscenza. Adottando la pratica del cerchio del dialogo, una didattica ludica e giochi narrativi, ragazze e ragazzi hanno riflettuto e si sono confrontati su concetti ‘grandi’ quali guerra, pace, convivenza. Sono stati poi avvicinati a quanto successo nelle cosiddette guerre balcaniche degli anni ’90, per prepararsi ad incontrare le persone ospitate l’11 dicembre nella sala Vigil Raber.
Nel corso degli anni, la Fondazione Alexander Langer Stiftung ha dedicato tre premi internazionali ai Balcani occidentali, di cui il 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani, è arrivata in Sudtirolo una delegazione rappresentativa. Nel 2000 il premio era stato conferito a due donne: Nataša Kandić, serba, difensora dei diritti umani, fondatrice e direttrice fino a poco fa del Centro per il diritto umanitario a Belgrado. Vjosa Dobruna, kosovara, pediatra, attivista per i diritti delle donne e di bambini e bambine. Nel 2005 il premio è stato conferito a Irfanka Pašagić, psichiatra e attivista per i diritti di donne, bambini e bambine, fondatrice e direttrice di Tuzlanska Amica fino alla sua prematura scomparsa nel 2023. Amica e partner di numerosi progetti con la Fondazione Langer. Lijlijana Zufić, attivista che vive a Bologna e ha sostenuto Irfanka dal 1992, anno in cui è stata costretta a lasciare Srebrenica, e la nascita di Tuzlanska Amica. A 20 anni dal genocidio di Srebrenica, nel 2015, è stata premiata l’Associazione Adopt Srebrenica – rappresentata da Valentina Gagić e Bekir Halilović: un gruppo di giovani di diversa nazionalità che ha iniziato a prendere forma nel 2005, accompagnato da Tuzlanska Amica e dalla Fondazione Langer, con la finalità di parlare di Srebrenica, di fare memoria, di lavorare con ragazzi e ragazzi di Srebrenica.
Il pomeriggio dell’11 dicembre i ragazzi della scuola di lingua italiana sono stati sorpresi da giochi preparati da quelli di lingua tedesca: un percorso a stazioni per verificare e ampliare quanto appreso… auf Deutsch! Significativo che siano stati proprio i ragazzi a preparare per i nuovi compagni questa esperienza… il gruppo misto è avviato! Alle 16 abbiamo fatto un grande cerchio in cui hanno trovato spazio le nostre differenze: di lingua, provenienza ed età. Le persone della delegazione hanno risposto con cura alle domande poste loro dai ragazzi, che a loro volta hanno ascoltato con moltissima attenzione. Ne siamo usciti tutti arricchiti e alquanto commossi. La commozione è stata grande anche nel ‘cerchio pubblico’ nel quale si sono seduti cittadine e cittadini di Vipiteno/Sterzing per incontrare la delegazione, ascoltare le loro testimonianze e ricordare insieme Irfanka Pašagić, a cui erano dedicati questi incontri. Siamo riconoscenti a chi è intervenuto, a chi ha collaborato, a chi ci ha sostenuto. Ci auguriamo di continuare insieme sulla via della convivenza e di continuare a dare alla pace l’opportunità di esistere.
Sabina Langer e Nazario Zambaldi