Salute
«Ogni essere umano è diverso e prezioso»
09/12/2024
Il 6 dicembre, si è tenuto al NOI Techpark di Bolzano, il convegno “Disabilità a colori: infanzia, adolescenza, età adulta”, un importante momento di confronto all’insegna di inclusività, informazione sanitaria e lavorativa con ampio spazio per le testimonianze dirette.
Nella settimana in cui si celebra la Giornata internazionale della disabilità (la data è il 3 dicembre) e di fronte a una platea di circa 200 persone a rimarcare il grande interesse e partecipazione verso il tema, relatrici e relatori che si sono susseguiti nel corso del convegno hanno fornito interessanti spunti di riflessione sulla disabilità in tutte le sue sfaccettature, sia esse visibili che “invisibili”.
Il titolo, “Disabilità a colori: infanzia, adolescenza età adulta”, esprime un messaggio forte: la disabilità non deve essere associata esclusivamente a concetti di tristezza o disagio, ma va considerata come una condizione che richiede consapevolezza, propositività e capacità di essere inclusivi.
L’evento, promosso dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, è stato introdotto dai saluti del Presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher: «Una società diversificata è un valore aggiunto per tutti. Le persone con disabilità vogliono una vita autodeterminata e noi dobbiamo rispettarla e promuoverla. I politici hanno il compito di garantire e migliorare costantemente le condizioni quadro finanziarie e strutturali».
Il sostegno sin dalle prime fasi della vita e l’inclusione costituiscono le basi del successivo intervento dell’Assessore alla Salute, Hubert Messner: «Ogni bambino, con o senza disabilità, merita di iniziare la vita nel migliore dei modi e di ricevere il sostegno necessario per realizzare il proprio pieno potenziale. Questa conferenza ci ricorda che l’inclusione non è solo un obbligo, ma una risorsa per la nostra società. È nostro compito creare un ambiente in cui le persone con disabilità possano condurre un’esistenza autodeterminata in ogni fase della loro vita, dall’infanzia fino all’età adulta».
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il pensiero del Direttore generale dell’Azienda sanitaria, Christian Kofler: «Come Azienda sanitaria dell’Alto Adige, questo tema è molto complesso. Nel nostro compito principale di fornire assistenza sanitaria, entriamo in contatto diretto con le persone con disabilità e collaboriamo con le varie organizzazioni attive in questo campo. Tuttavia, l’argomento non è meno importante per noi come grandi datori di lavoro. È nostro compito di venire incontro al nostro personale e dare il buon esempio».
A introdurre le relazioni, tradotte anche nel linguaggio dei segni, è stata la lettura magistrale di Carlo Valerio Bellieni, Professore Associato di Pediatria presso l’Università degli Studi di Siena. Gli interventi successivi, tenuti da esperte ed esperti della Sanità, del lavoro e del volontariato, hanno poi toccato temi rilevanti quali le modalità di valutazione della disabilità, il ruolo dell’associazionismo e dei servizi nell’assistenza ai disabili, l’inserimento e la partecipazione nella vita lavorativa – con un focus sull’Azienda sanitaria dell’Alto Adige –, i sostegni economici e il riconoscimento della sfera affettiva e sessuale delle persone con disabilità. Inoltre, c’è stato anche spazio per le toccanti testimonianze dirette della convivenza con la disabilità, vissuta in prima persona o come prestatori di cure a un membro della propria cerchia familiare.
«La disabilità è una condizione che tocca tutti, qualcuno in maniera più forte. Spesso ci si sente soli, trascurati, non capiti. Hai un’energia vitale esplosiva, ma spesso le convenzioni sociali ti impediscono di esprimerti e di affermarti a livello sociale, lavorativo e affettivo – ha affermato Cristina Dealis, organizzatrice e medico della Direzione sanitaria –. Questo convegno rappresenta un momento di confronto e di condivisione tra le persone con disabilità, le loro famiglie, le istituzioni e le associazioni».
L’evento è stato anche teatro di una bella mostra di dipinti curata dal Laboratorio artistico Akzent dell’associazione Lebenshilfe Onlus.