Sport
Giochi Olimpici 2026: Anterselva festeggia il conto alla rovescia
30/09/2024
Il conto alla rovescia è ufficialmente partito. A 496 giorni dalla cerimonia ufficiale dalle Olimpiadi invernali di Milano/Cortina 2026, Anterselva ha celebrato il 28 settembre il primo appuntamento ufficiale in previsione della rassegna, la cui inaugurazione è prevista per il 6 febbraio 2024.
Atleti del presente, leggende del passato e campioni del futuro, oltre ad una delegazione di rappresentanti paralimpici e della comunità locale, si sono ritrovati questa mattina ad Anterselva di Mezzo per celebrare il simbolo più importante dei Giochi. La cerimonia di svelamento dei cerchi olimpici si é tenuta alla presenza, tra gli altri, del presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, il sindaco di Rasun-Anterselva, Thomas Schuster, l’amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Andrea Varnier, il Commissario del Governo, Vito Cusumano, e il presidente del Coni Alto Adige Alex Tabarelli. Tra i presenti, anche alcune leggende passato dello sport altoatesino come Isolde Kostner, Gustav Thöni e Armin Zöggeler.
La cerimonia d’inaugurazione degli spectaculars olimpici, le installazioni che celebrano gli anelli intrecciati, ha dunque acceso i riflettori sul grande appuntamento olimpico, che mostrerà l'Alto Adige sotto gli occhi del mondo grazie alle gare di biathlon, in programma nel tempio della specialità, ovvero l'Arena Alto Adige, lo stadio di biathlon di Rasun Anterselva.
I cerchi olimpici segno di comunità e solidarietà
“Con questa cerimonia possiamo capire, veramente, dopo tanto lavoro, che il nostro territorio ospiterà i Giochi olimpici: Gli anelli che da oggi saranno visibili ad Anterselva, la casa del biathlon, sono il simbolo sportivo più importante, un segno di comunità e solidarietà”, ha rimarcato nel suo intervento il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher. “Attendiamo questo evento sportivo con grande gioia e responsabilità". L'amministratore delegato della Fondazione Milano/Cortina, Andrea Varnier, ha rimarcato la tradizione decennale di Anterselva. “All'appuntamento olimpico del 2026 puntiamo su località che vantano una storia e una tradizione sportiva: Anterselva, da questo punto di vista, rappresenta un modello per i nostri Giochi, grazie ai cinquant'anni di storia nel biathlon”. Molto emozionato il padrone di casa, il sindaco di Rasun-Anterselva, Thomas Schuster. “I Giochi olimpici ad Anterselva e in Alto Adige sono il frutto di un progetto condiviso: per la nostra comunità è una grande occasione, che sapremo cogliere tutti insieme”. Il presidente del Coni Alto Adige ha parlato dei Giochi del 2026 come un sogno che diventa realtà. “Anterselva merita questo traguardo, dopo 50 anni di Coppa del Mondo e sei Campionati del Mondo. L'Alto Adige è una fucina grandi sportivi: ora, finalmente, potremo avere il privilegio di organizzare questo evento di portata straordinaria”.
Alla cerimonia simbolica di oggi, come detto, non potevano mancare gli sportivi, i veri protagonisti dei Giochi Olimpici. Tra le leggende dello sport altoatesino non poteva mancare l'ex slittinista Armin Zöggeler, unico atleta azzurro ad aver vinto medaglie in sei Olimpiadi consecutive in una stessa disciplina singola. “Sono molto felice che l'Alto Adige realizzi il sogno di organizzare una rassegna unica per ogni sportivo e per ogni territorio: una grande vetrina per tutti, soprattutto per i nostri giovani”. Non potevano mancare anche gli atleti del presente, come la biatleta Rebecca Passler, che realizzerà il sogno di disputare un'Olimpiadi, a due passi da casa. “Abbiamo ancora una lunga strada da percorrere verso Anterselva 2026 - ha detto - gareggiare di fronte al proprio pubblico è il coronamento della carriera di ogni sportivo. Ammirare da vicino i cerchi olimpici, sulla strada di casa, ad Anterselva, sarà uno stimolo ulteriore a lavorare ancora di più”.
Un impianto più moderno e sostenibile
All'Arena Alto Adige di Anterselva, intanto, proseguono, senza sosta, i lavori per rendere lo stadio del biathlon ancora più funzionale e sostenibile, in previsione del grande appuntamento olimpico e anche, naturalmente, una volta che i Giochi saranno andati in archivio.