Cultura
Scuola in Alto Adige, bilancio dell’anno scolastico 2023/24
23/07/2024
Sono 74.576 gli studenti e le studentesse che hanno frequentato una scuola primaria, secondaria e professionale in Alto Adige nell'anno scolastico 2023/24. 18.777 una scuola in lingua italiana, 53.477 un istituto in lingua tedesca e 2.353 una scuola ladina. Questi i dati di cornice presentati ieri, 22 luglio, dagli assessori all’Istruzione Marco Galateo, Philpp Achammer e Daniel Alfreider, e dai direttori Vincenzo Gullotta e Gustav Tschenett e dalla direttrice Edith Ploner.
Per l‘assessore all’Istruzione italiana Marco Galateo, sono tre i punti sostanziali: sicurezza e benessere a scuola, rapporto con i settori economici e qualità dell’offerta formativa. “Il bilancio dell’anno appena terminato è decisamente positivo con 140 eccellenze, oltre 170 posti tra docenti e collaboratori, azioni concrete contro il bullismo con l'app Battbull (apprezzata e adottata a livello nazionale), risposte alle richieste del territorio (incontri con associazioni, cooperative e aziende) e la creazione di una nuova figura professionale, lo Youth worker, che diventa focale nelle politiche giovanili". Il sovrintendente Vincenzo Gullotta, ha chiarito che le prospettive per il prossimo anno scolastico riguarderanno i servizi per la sanità e l’assistenza sociale, le nuove tecnologie e l'IA, il teatro e nuovi protocolli d’intesa. “Importante la riapertura delle graduatorie d’istituto per il 2024/25 e la nuova norma di attuazione per l’abilitazione dei docenti“.
Le scuole in Alto Adige hanno un approccio basato sulla personalizzazione e individualizzazione del processo di insegnamento-apprendimento, ha spiegato l'assessore all'Istruzione tedesca Philipp Achammer: "Negli ultimi anni, abbiamo affinato la nostra attenzione alla personalità dei bambini e dei giovani e ampliato la missione educativa. L'intero sistema di supporto all'apprendimento è stato aggiornato, il che si riflette anche sul personale". In questo ambito, Achammer, ha fatto riferimento a posizioni aggiuntive nelle aree dell'integrazione, pedagogico-sociali e di potenziamento linguistico. "Dove c'è più complessità, c'è più personale docente", ha osservato Achammer. Il direttore all'Istruzione e formazione tedesca Gustav Tschenett ha parlato del programma di formazione ampliato per gli insegnanti e dell'opportunità di svolgere tirocini in altri Paesi europei: "65 insegnanti di tutte le discipline possono conoscere un nuovo sistema scolastico e spesso riconoscono i vantaggi delle condizioni del proprio modello di provenienza".
L'obiettivo è quello di essere una scuola per tutti, di mantenere i valori e le tradizioni e allo stesso tempo di garantire lo sviluppo moderno e la tutela della lingua ladina, ha sottolineato l'assessore all'Istruzione e cultura ladina Daniel Alfreider: "Continueremo a investire molto nelle nostre radici culturali e linguistiche". Tra le altre cose, questo obiettivo sarà raggiunto attraverso una maggiore promozione delle scuole ladine, ma anche ampliando il programma educativo. "La riflessione costante è importante perché identifica dove c'è bisogno di sviluppo. Coinvolgendo tutte le parti interessate nel settore dell'istruzione e nel territorio, creiamo buoni risultati per tutti", ha spiegato la direttrice della Direzione provinciale scuole ladine Edith Ploner. Ploner ha sottolineato, infine, che la scuola ladina collabora bene con le altre due direzioni Istruzione e formazione anche nell'attuazione di progetti interdipartimentali come il Lise.