Centro Audiovisivi: film su storia della musica popolare in Sudtirolo

La Ripartizione Cultura italiana promuove le produzioni audiovisive e contribuisce alla memoria del territorio con l’archivio del Centro Audiovisivi che racconta il ruolo di una comunità all’interno di questa provincia.

Nel settore degli audivisivi si registra un notevole interesse da parte del pubblico: lo scorso anno il Centro Audiovisivi ha operato 36.500 prestiti di film e media e negli ultimi 5 anni sono stati investiti 1.131.000 euro nell’acquisto di diritti di utilizzo per 120 nuovi filmati depositati nell’archivio, che comprende complessivamente 600 documentari sulla storia e cultura dell’Alto Adige, liberamente a gratuitamente accessibile presso il Centro Audiovisivi del Centro Trevi - Trevilab, in via Cappuccini 28 a Bolzano. Di questo archivio nel 2022 inoltre sono state trasmesse 380 prime visioni e repliche di documentari di interesse locale nelle televisioni private grazie a un accordo raggiunto fra gli emittenti locali ed il Centro Audiovisivi.

“Il cinema è tra le attività culturali quella che più aiuta a vivere molte vite e a testimoniare le storie del passato” sostiene l’assessore alla Cultura in lingua italiana Giuliano Vettorato, “inoltre questo settore riveste un ruolo di primo piano fra le imprese culturali del nostro territorio. Sono contento che il Centro Audiovisivi si prodighi nel conservare la memoria e promuovere le testimonianze di questa terra attraverso i documentari di storia locale”.

Documentario sulla musica popolare in Sudtirolo
Per celebrare l’impegno della Provincia nel settore dell’audiovisivo presso il Centro Audiovisivi del Centro Trevi – Trevilab, in collaborazione con la Direzione provinciale Scuola Musicale tedesca e ladina/sezione musica popolare, giovedì 27 luglio, alle ore 18, verrà proiettato il filmato “Quellmalz. Storia di una ricerca sulla musica popolare in Sudtirolo”. Il documentario, diretto da Mike Ramsauer e realizzato su incarico della Direzione provinciale Scuola Musicale tedesca e ladina/sezione musica popolare, racconta la storia del musicologo Alfred Quellmalz che registrò con un magnetofono i canti e le musiche tradizionali della popolazione sudtirolese raccogliendo più di 2900 registrazioni sonore. Il filmato sarà disponibile per il prestito gratuito nella Mediateca del Centro Audiovisivi presso il Centro Trevi in via Cappuccini 28 a Bolzano, insieme a molti altri documentari sulla storia e cultura locale, per approfondire la conoscenza della storia del cinema in Alto Adige.

Il documentario diretto da Mike Ramsauer narra la storia del musicologo Alfred Quellmalz che nel 1940 si recò in Alto Adige al servizio delle SS per registrare i canti e le musiche tradizionali della popolazione sudtirolese che aveva deciso di emigrare in Germania, raccogliendo più di 2900 registrazioni sonore. Questa raccolta nacque in una situazione storica carica di tensioni politico – ideologiche nel contesto delle “Opzioni” del 1939. Il progetto si rivelerà un’impresa molto difficile, quasi una corsa contro il tempo considerando il rapido cambiamento della situazione. Oggi è un documento storico unico, perché ci tramanda delle tradizioni ormai perdute, cerca di spiegarci un periodo della nostra storia spesso difficile da capire e sicuramente ci conferma che la musica rimane un mezzo espressivo universale.

 (Foto: ASP/Centro Audiovisivi)