Società
Corteo di protesta e ispirazione il 5 ottobre.
29/09/2024
Dopo la prima Frauenmarsch/Donne in marcia altoatesina nel settembre 2021 e le manifestazioni del 2022 e 2023, giovedì 5 ottobre alle ore 11.00 si terrà il quarto corteo di protesta e ispirazione "Frauenmarsch-Donne in Marcia" da Piazza Tribunale a Bolzano fino a Piazza Walther.
Con questa iniziativa, il movimento di base intende andare oltre le giornate simboliche spesso inflazionate dell'8 marzo e del 25 novembre, lanciando un segnale visibile e udibile contro ogni forma di discriminazione, svantaggio e violenza contro le donne*. Numerose femministe altoatesine provenienti da diversi ambiti si sono unite per sostenere l'iniziativa. Invitano anche gli uomini a partecipare alla marcia e a sostenere le richieste politiche per una società più giusta.
Nel 2023 sono state formulate cinque richieste concrete:
- Fornitura di un immobile adeguato per la Casa delle donne di Bolzano
- Creazione di centri di consulenza indipendenti e laici su tutto il territorio provinciale
- Accesso gratuito ai contraccettivi
- Educazione sessuale obbligatoria nelle scuole medie con esperti esterni qualificati
- Attuazione del piano d'azione provinciale per la parità di genere, con stanziamento delle risorse finanziarie necessarie
Secondo il movimento, l’elenco delle richieste sarebbe ancora più lungo, e continua a crescere a causa dei venti contrari provenienti dalla destra, sia a livello nazionale che europeo, ma soprattutto a livello locale. Il movimento Frauen*marsch/Donne*in Marcia ha scelto queste cinque richieste poiché ritiene che siano realisticamente realizzabili nell'arco di un mandato legislativo, urgenti e misurabili. Ad oggi, nessuna di queste richieste è stata attuata, nemmeno la più urgente, ovvero la disponibilità di un immobile adeguato per la Casa delle donne di Bolzano, che dopo 23 anni è ancora in una sede provvisoria e, a causa dell'elevata domanda, è ormai al limite della capacità.
"La responsabilità viene rimbalzata da una parte all'altra", si legge nel comunicato stampa del movimento. In tutto l'Alto Adige sono disponibili solo 38 posti per donne e bambini vittime di violenza, rispetto ai 52 previsti dalla Convenzione di Istanbul.